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Itinerari a piedi

Licenza, Roccagiovine, il Monte Follettoso e il Santuario della Madonna dei Ronci

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Tempo

3 ore

Itinerario segnato

Sì (bianco-rosso)

Difficoltà

Medio

Fa parte dell'itinerario storico di: La Via Tiburtina

Questo percorso rivela alcune delle visioni più belle dei Monti Lucretili con vista sul Gran Sasso e attraversa boschi selvaggi dove si possono ammirare querce, ginepri e caprioli. Non mancano interessanti monumenti antichi, templi, chiese, legati alla profonda spiritualità suggerita dagli aspri paesaggi.

Licenza, modesto paesino medievale, il dominante palazzo baronale con torrione raccoglie interessanti reperti archeologici provenienti dalla vicina Villa di Orazio, posta a circa 1 km più in basso. Si tratta di una imponente villa repubblicana identificata con quella del poeta, e strutturata su 3 terrazze con ninfeo e pavimenti mosaicati. Proseguendo per circa 5 km si arriva a Roccagiovine, edificata su uno sperone roccioso, che è forse l’antica Arx Iunonis dove era un venerato santuario della divinità locale Vacuna. In alto si staglia il Castello Orsini, risalente al 1260. Qui inizia l’escursione: dalla piazza principale si percorre Via della Fonte e Via Core Tondo fino al termine della strada asfaltata, voltando quindi sul sentiero di sinistra. Si oltrepassano degli edifici e si raggiunge il bosco del Fosso Canepine; superata una recinzione si prosegue in salita, lasciando a sinistra il vallone della Stretta Vallicina, e si raggiunge in breve il Prato delle Forme. Si continua lungo la stessa strada sterrata che conduce a sinistra al Fosso delle Forme: questo più avanti si stringe e prende il nome di Fosso di Vena Caparra. Costeggia l’area faunistica del capriolo e i resti della chiesetta della Madonna dei Ronci, costruita tra il XIII e il XIV secolo nel luogo in cui, secondo la leggenda, la Vergine fu invocata da un Orsini, divenuto bestemmiatore perché perseguitato da visioni mostruose. Al termine di una salita si trova il bivio che marca con un “F” rossa l’inizio del sentiero per il Monte Follettoso. La montagna prende nome dalla presunta presenza di folletti, e certo è resa suggestiva dalle imponenti faggete.. Il sentiero svolta a destra attraversando il fosso, raggiunge un tratto di recinzione e gira a sinistra affacciandosi sul Fosso di Vena Caprara: prosegue ora attraverso un bosco, una pineta e conduce alla fonte della Rocca. Ci si imbatte nuovamente nella riserva di caprioli e la si costeggia seguendo la strada, più avanti si ritrova la recinzione, un vallone boscoso e una radura sul crinale del Monte Follettoso. Proseguendo attraverso un bosco fitto si arriva alla cima del monte dove si apre il bel panorama sui monti Lucretili. Ripercorrendo il sentiero indietro si raggiunge di nuovo il Fosso delle Forme e quindi il punto di partenza.

Informazioni:
S. Ardito, A piedi nel Lazio, vol. 2, Roma 2005

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