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Monumento Naturale della Caldara di Manziana

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Fa parte dell'itinerario storico di: La Via Claudia Braccianese

Il Monumento Naturale, inserito nel Parco Naturale del complesso lacuale di Bracciano-Martignano, restituisce l’immagine della lussureggiante vegetazione che in origine si estendeva dai monti Sabatini a quelli della Tolfa. Alberi secolari troneggiano indisturbati sulle dolci alture: famosa quella del Monte Calvario(541 metri) sulla cima del quale si erge l’omonimo monastero. Proprio nei pressi del monte si assiste a uno spettacolo inaspettato: dal terreno emergono polle sulfuree di gas e acqua sgorgante alla temperatura di 20 gradi. Si tratta del Monumento Naturale della Caldara la cui morfologia craterica si collega all’attività arcaica del vulcano Sabatino. Nella depressione si osservano fanghi sulfurei biancastri la cui impermeabilità convoglia irregolarmente le acque. La vegetazione che circonda la Caldara è prevalentemente costituita da macchia mediterranea e da querceti, fa eccezione un boschetto di betulle, specie nordica che solitamente predilige basse temperature, estranea dunque a questi territori. Distese di ginestre in primavera colorano di giallo la radura. Gli acquitrini che costituiscono la Caldara sono inoltre popolati da particolari insetti tra cui lo “scorpione d’acqua”, che attraggono molti volatili, come l’airone cenerino. La macchia di Manziana con la sua Caldara erano note già agli Etruschi e ai Romani, come dimostra il ritrovamento di parte del tracciato dell’antica strada consolare Clodia, nei pressi del bosco. Gli effluvi solfurei dovettero suggerire agli Etruschi l’immagine di un paesaggio infernale, tanto che qui ritenevano abitasse Mania, il dio degli inferi, da cui deriva il toponimo Manziana.

Informazioni
Tel 06/9026024
www.parks.it
www.comunedimanziana.it

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