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Ricette della cucina romanesca
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Sciacquare accuratamente le cicerchie (precedentemente ammollate in acqua con un pizzico di bicarbonato per 24-36 ore) e metterle e a bollire in acqua leggermente salata per ora e mezza. Quando sono quasi pronte, preparare in un tegame (preferibilmente di coccio un fondo con olio extravergine di oliva, sedano, carote e cipolla tagliati finemente; aggiungervi le cicerchie bollite, far insaporire fino a che le cicerchie non sono ammorbidite. Preparare nel frattempo un impasto con acqua, farina di ceci e farina 00 e mettere il panetto a riposare con uno straccio bagnato; dopo 30 minuti stendere una sfoglia, tagliare dei quadrucci e metterli su una rete ad essiccare con poca farina. In acqua bollente non salata insaporita con sedano e carota, ammorbidire ulteriormente lo stoccafisso già ammollato per tre giorni in acqua, fino a che non lo si possa filettare a mano. Frullare la zuppa di cicerchie con un frullatore lasciandola un po’ liquida, metterla sul fuoco e portarla ad ebollizione, aggiungere i quadrucci e i filetti di stoccafisso. Servire al dente, con un filo d’olio, un rametto di rosmarino e poco pecorino.