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Itinerari in bici/treno

Da Tivoli a Palombara

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Fa parte dell'itinerario storico di: La Via Tiburtina

Un itinerario breve e comodo attraverso una delle cittadine più note e attraenti del Lazio. Il percorso panoramico si svolge all’interno della città e nei suoi dintorni offrendo notevoli panorami della bassa valle dell’Aniene; è possibile anche proseguire a piedi per una escursione nella Riserva Naturale del Monte Catillo dall’altura del quale si gode della bella vista su Tivoli e sulla piana ai suoi piedi.
Si raggiunge la stazione di Tivoli, con il treno Roma Tiburtina-Tivoli (fermata Guidonia Montecelio). Si lascia quindi la proseguendo a destra verso la Villa Gregoriana (vedi itinerario successivo) e addentrandosi nella città. Si attraversa il Ponte Gregoriano che offre la vista dei suggestivi templi romani edificati a picco sulle cascate dell’Aniene: era una delle tappe fondamentali dei visitatori che scendevano in Italia per il “Grand Tour”, immortalata in infinite stampe e paesaggi, come pure le sottostanti paurose cascate dell’Aniene. L’area sacra è costituita da un tempio rettangolare e uno circolare. Il primo dovrebbe essere il Tempio di Tiburno, mitico fondatore della città, e il secondo sarebbe invece il tempio della Sibilla Albunea o Tiburtina, famosa sacerdotessa che veniva interrogata per conoscere il volere degli dei. Proseguendo attraverso la città si raggiunge il Belvedere, parco pubblico con spettacolare vista su Roma. Ripercorrendo la strada indietro si ritorna alla Villa Gregoriana e si svolta a sinistra per Via Quintilio Varo, strada panoramica per Marcellina. Raggiunto un arco in marmo si può vedere sulla destra il sentiero segnalato per la Riserva Naturale del Monte Catillo. La strada panoramica prosegue con vari leggeri dislivelli tra curve a mezza costa, attraversa due volte gli archi della ferrovia Roma-Pescara e offre begli scorci sulle cascatelle dell’Aniene. Si arriva quindi alla stazione di Palombara Sabina, l’antica Palumbaria disposta a spirale in cima ad un colle; fu feudo dei Savelli, dei Borghese e dei Torlonia.  La chiesa di S. Biagio sulla piazza principale conserva un tavola di Antonio da Viterbo, mentre all’ingresso del paese è la chiesetta dell’Annunziata con una Annunciazione di Antoniazzo Romano.  A sinistra della chiesa è possibile deviare per raggiungere in 30 minuti la chiesa di S. Giovanni in Argentella, attraversando fitti oliveti e una valletta di ciliegi. La chiesetta romanica era parte di un antico convento ora distrutto; ha un campanile a trifore e abside decorata ad archetti, mentre sulla facciata è un portico d’ingresso con rilievi romani e un’edicola con Madonna bizantina. All’interno ci sono resti di affreschi del ‘300 e una rarissima iconostasi di stile cosmantesco. Tornati alla stazione di Palombara si attraversa la ferrovia attraverso un passaggio pedonale e si prosegue sempre dritto per una breve salita ed un successivo vallone. Giunti ad un bivio nei pressi di un ponte ferroviario, si gira a sinistra in leggera salita e ci si affianca alla ferrovia fino a raggiungere la strada asfaltata. Nei pressi di alcuni laboratori si attraversa di nuovo un ponticello ferroviario e si prosegue a sinistra. Arrivati alla strada provinciale per Palombara ci si dirige verso Guidonia, dove si raggiunge la stazione ferroviaria.

Informazioni www.parchilazio.it
R. Pugliesi, Lazio. Treni & bici. Il Lazio Settentrionale, Padova 2000.

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