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Zagarolo e Valle Inversa

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Fa parte dell'itinerario storico di: La Via Prenestina

Seguendo i percorsi della strada Pedemontana si scende dai colli Prenestini alla bassa valle dell’Aniene, passando le caratteristiche strette valli boscose, solcate da corsi d’acqua, che si congiungono al fiume Aniene. Dal castello di Passerano è possibile deviare nelle tranquille campagne dell’Agro Romano, mentre belle escursioni artistiche sono offerte da Zagarolo e Poli, feudi strategici usati dalla nobiltà romana per esercitare il controllo delle campagne.
Partendo dalla stazione di Zagarolo si percorre la trafficata s.s. 155 per Palestrina. Seguendo le indicazioni si volta a destra, si prosegue per il successivo bivio voltando a sinistra per Zagarolo, dove si imbocca il Corso Vittorio Emanuele.
Zagarolo fu probabilmente una colonia latina fondata contro Roma. La cittadina era già nel 970 una fortezza strategica nella difesa dalle incursioni arabe; posseduta e distrutta più volte da famiglie nobili romane, fu infine dominata dai Colonna fino al 1668 e poi dai Rospigliosi. Attraversata la monumentale Porta Rospigliosi, costruita nel ‘700 rimontando elementi romani, si raggiunge il Palazzo Colonna-Rospigliosi. L’antico castello medioevale fu il fulcro dell’intero paese ed è preceduto da un cortile con sarcofagi e sculture romane. I Colonna lo restaurarono e ne commissionarono la decorazione al pittore Federico Zuccai, che celebrò nei suoi affreschi la potente famiglia. I Ludovisi fecero aggiungere da Carlo Maderno la Galleria Nobile e nuovi affreschi. All’interno è sistemato il grande Museo del Giocattolo (per informazioni: 06.95.75.500) che ne illustra l’evoluzione dall’antichità al contemporaneo. Più oltre sono la chiesa di S. Pietro e la Collegiata di S. Lorenzo, che, pur pesantemente danneggiata durante la guerra, conserva begli affreschi di Antoniazzo Romano e quadri di Carlo Maratta.
Riprendendo la strada provinciale per Tivoli, che si snoda nella vallata ricca di verde, si attraversa la via Prenestina, proseguendo poi lungo la via Pedemontana. Si scende lungo un vallone boscoso, fino a raggiungere la tenuta di Passerano. Superato il castello, antica residenza feudale per il controllo della campagna,  si può scegliere di proseguire dritti scavalcando un affluente dell’Aniene e continuare l’escursione in un bel tratto tranquillo di campagna. Voltando invece in salita a sinistra si raggiunge l’incrocio della strada per Poli. Una breve diversione porta al borgo medioevale, situato in posizione strategica su uno sperone roccioso. Noto già dal 1081, fu proprietà dei potenti conti di Segni, degli Sforza-Cesarini e dei Torlonia. Notevoli sono la chiesa del ‘500 a pianta ottagonale ispirata dal Vignola, e il  Palazzo dei Conti. Quest’ultimo è stato realizzato nel sec. XII e rifatto nel ‘500. Vi si accede da un imponente portone rinascimentale con androne decorato a grottesche. Il cortiletto ha un fontanone e un fronte a portico con logge affrescate. All’interno si trova la graziosa cappellina di palazzo, rivestita di stucchi e arricchita da dipinti del Cavalier d’Arpino. 
Ritornati all’incrocio per Tivoli, si volta a sinistra per Roma e si seguono le indicazioni per l’autostrada a destra. Facendo attenzione al traffico locale si passa sotto un viadotto, si prosegue ancora sulla destra e si raggiunge il paese di Lunghezza, in pittoresca posizione nell’ansa del Tevere, con il bel castello, massiccia fortezza rettangolare con torri quadrangolari. Lasciato il castello e  proseguendo dritti si raggiunge la stazione ferroviaria.

Informazioni:
www.parchilazio.it
R. Pugliesi, Lazio. Treni & bici. Il Lazio Meridionale, Padova 2000.

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