Itinerari in bici/treno
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Itinerario piuttosto lungo che attraversa il cuore dei Monti Simbruini, densi di foreste, ricchi di acqua, fino ai maestosi panorami della Piana di Arcinazzo; i piccoli centri di Arsoli e Cervara di Roma offrono sorprendenti piccoli tesori d’arte antica e contemporanea.
Arsoli è un pittoresco centro che sovrasta l’intera valle omonima, solcata dal fiume Aniene verso est e dominata dall’imponente mole del castello Massimo. Secondo la leggenda fu fondato dagli abitanti della distrutta Carsioli e divenne proprietà del monastero di Subiaco; ricostruito nel 776, passò ai frati benedettini e poi alle famiglie dei Passamonti, degli Zambeccari e dei Massimo.
Saliti dalla stazione fino al paese si percorre la via Umberto I che attraversa la parte bassa del borgo; al termine della via si lasciano le biciclette ai piedi di una scalinata, per raggiungere il massiccio castello Massimo. Si tratta di un singolare convento–castello realizzato dai benedettini intorno al 1000 e modificato alla fine del ‘500: è composto da diversi corpi di fabbrica e torri e vanta affreschi di Federico Zuccari e Marco Benefial, una cappellina con decorazioni cosmatesche e un bel parco all’italiana. Riprendendo le biciclette si torna indietro fino alla piazza Valeria, dove è possibile vedere un’antica colonna miliare della Via Valeria che riporta il miglio 38 e lo stemma comunale della fenice. Sulla piazza si affaccia una delle case storiche con una colonna antica e delle bifore gotiche. Alla sinistra, una scalinata porta alla parrocchiale del Ss. Salvatore, progettata da Giacomo Della Porta in stile tardo-rinascimentale. All’interno vi è un curioso dipinto messicano del 1790 raffigurante la Madonna di Guadalupe e una Trasfigurazione di Domenichino.
Partendo dalla piazza si imbocca la bella strada panoramica che scende ripida fino al fondo valle, attraversa il fosso Bagnatore e risale a mezza costa le alture che chiudono la piana di Arsoli, offrendo un ampio panorama della vallata dell’Aniene. Si contorna così il monte La Prugna per raggiungere, dopo una notevole salita, Cervara di Roma, che si trova già all’interno del Parco dei Monti Simbruini.
L’abitato è dominato dalle rovine di una rocca ristrutturata da Pompeo Colonna, mentre nella zona bassa del paese è possibile ammirare un monumento davvero singolare: si tratta della Scalinata degli Artistirealizzata da Vincenzo Bianchi nel 1986, un percorso di figure scolpite nella roccia lungo la scala che collega due piazze del paese. Qui è anche il Museo d’Arte per la Pace, esposizione tematica di artisti contemporanei. Ancora, alle porte del paese si può visitare l’interessante Museo degli Ex-Voto (per informazioni: 0774.82.87.15) con gioielli, ricami e opere di fattura locale, donate dal vicino santuario della Madonna della Portella. Usciti dal paese si scende fino al bivio della strada per Monte Livata e si segue a destra verso Subiaco, che si supera per proseguire in direzione di Arcinazzo, oltre Jenne e i monasteri benedettini, sempre dritto oltre il fiume Aniene. Al bivio di Roiate si volta a sinistra e si segue in salita fino al culmine della valle, dove si aprono gli spettacolari Altipiani di Arcinazzo da dove si gode della magnifica vista sulle valli sottostanti. Si inizia la discesa sul versante opposto della montagna e si volta a destra verso Piglio, attraversando fitti boschi di faggio e querce. Il panorama è ora quello della Valle del Sacco e della Selva di Paliano. Si attraversa Piglio, famoso centro vinicolo della zona, passando per una bella porta in un edificio con finestre e archetti romanici, e si prosegue ormai in discesa, fino a raggiungere la strada statale 155. Di qui la pista ciclabile realizzata sulla vecchia sede ferroviaria permette di arrivare comodamente alla stazione di Colleferro, per il ritorno.
Informazioni :
R. Pugliesi, Lazio. Treni & bici. Il Lazio Meridionale, Padova 2000