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Prodotti romaneschi
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Nel comprensorio Cimino e Sabatino la presenza del nocciolo, ed in particolare la varietà Tonda Gentile Romana, risale a tempi antichissimi, allo stato selvatico pare che fosse presente nel sottobosco già prima degli antichi Romani. Nel 1946 la superficie coltivata a nocciolo era di 2.463 ettari in coltura specializzata e 1.300 in coltura promiscua. La nocciola “Tonda Gentile Romana” si è ritagliata, fin dall’inizio del XX secolo, un’importante nicchia di mercato: in particolare è stata ed è tuttora molto ricercata nell’industria dolciaria per la preparazione del cioccolato e di dolci tradizionali, tra i quali i tozzetti viterbesi e il panpepato.