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Prodotti romaneschi

Caciofiore di Columella

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Il cacio fiore si può considerare un antenato del Pecorino Romano. La ricetta è stata recuperata di recente da alcuni caseifici della provincia di Roma, grazie a un antico documento del 50 d.C. in cui lo scrittore latino, Lucio Giunio Moderato Columella, nel “De Re Rustica” spiegava: “Conviene coagulare il latte con caglio di agnello o di capretto, quantunque si possa anche rapprendere con il fiore del cardo silvestre o coi semi di cartamo o col latte di fico. In ogni modo il cacio migliore è quello che è stato fatto col minimo possibile di medicamento“.
Questo formaggio, dalla caratteristica forma a mattonella, ha una crosta grinzosa e giallognola, cui si contrappone una pasta morbida e cremosa con leggere occhiature. Il profumo è deciso con sentori di carciofo e verdure di campo, il sapore è intenso, non salato e lievemente amaro.

Questo prodotto fa parte dell'itinerio storico

Il territorio attraversato dalla via Clodia, oggi Claudia Braccianese, è un ambiente inatteso in cui unica protagonista è una natura rigogliosa ed un paesaggio suggestivo e quieto che invita ad atmosfere rilassanti.
Il tracciato della via Cassia - il cui nome deriva dal console che ne iniziò la costruzione intorno al II secolo a.C. per collegare Roma all’Etruria - coincideva con la via Flaminia fino a Ponte Milvio.

In quali agriturismi puoi trovare questo prodotto

In quali produttori puoi trovare questo prodotto

La società La Quercia Srl, di proprietà dei soci Angelini Ercole e Latini Vittorio, nasce con lo scopo di produrre e commercializzare formaggi e