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Prodotti romaneschi

Abbacchio Romano IGP

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Abbacchio è il termine romanesco che per alcuni deriverebbe da “bacchio”, il tipico bastone usato dal pastore e che indica l’agnello giovane, lattante, macellato per la vendita.
Dal vocabolario romanesco di Chiappini ricaviamo che “si chiama abbacchio il figlio della pecora ancora lattante o da poco slattato”.

La peculiarità dell’Abbacchio Romano è il caratteristico sapore delicato con note di erbaceo e di latte. Abbacchio alla scottadito, alla cacciatora e al forno con le ramoracce (erbe spontanee della campagna romana) sono le ricette più classiche, da consumare durante il periodo pasquale.

Questo prodotto fa parte dell'itinerio storico

Le vie Ostiense e Portuense fin dall’antichità collegavano la città di Roma al suo litorale attraversando l’ondulata pianura dell’Agro romano. La prima fu costruita contemporaneamente alla città di Ostia, il porto di Roma, costeggiando la riva sinistra del Tevere per circa 16 miglia.
Il tracciato della via Cassia - il cui nome deriva dal console che ne iniziò la costruzione intorno al II secolo a.C. per collegare Roma all’Etruria - coincideva con la via Flaminia fino a Ponte Milvio.
La moderna via Aurelia, corrisponde in gran parte al tracciato dell’antica via consolare che da Roma, costeggiando il litorale si inoltrava in territorio etrusco fino a raggiungere la Liguria e quindi Arles.

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